Da qualche giorno Facebook ha annunciato sul proprio blog ufficiale la release di Deep Text.
Si tratta di un bot, ovvero un’intelligenza artificiale, capace di comprendere i testi sulla base di schemi molto simili al comportamento dei nostri neuroni.I bot sono il presente ed il futuro dello sviluppo dei social e del web in generale. Telegram ne fa ampio uso per proporci canali tematici e contenuti ritagliati sulle nostre esigenze. Ma con Deep Text dovremmo essere ad un passo successivi dell’evoluzione.
Il progetto si basa sul Deep Learning, tecnologia in fase di studio e sviluppo a partire dagli anni ’80. E’ lo studio del comportamento umano basato sulla comunicazione al fine di ricrearne i meccanismi. Le implicazioni sono molteplici.
Nel caso di Deep Text si va dalla possibilità sempre più spinta di analizzare le discussioni su messanger, whatsapp e sui post per offrire contenuti personalizzati in linea con i propri interessi, al filtro di messaggi offensivi, violenti o fastidiosi.
Ma si apre anche una questione etica e di sicurezza.
Dove si può spingere l’ IA (intelligenza artificiale) se è senziente? Quali sono i sistemi di sicurezza che garantiscono che non si arrivi al punto in cui tutto ciò non è più controllabile? E se l’IA cominciasse a comportarsi come un essere vivente, con tutti i pro e contro, saremmo in grado di tenerla a bada?
Analizzo il tutto in questo video…