I lavori del benessere

I lavori del benessere

nostri-valoriPartiamo dal presupposto che di questi tempi, con un tasso di disoccupazione alle stelle, già avere un lavoro è una buona cosa. Ma, certo è, non tutti i lavori sono uguali: a parte le differenze in busta paga, ogni mestiere ha i suoi pro e suoi contro. Potendo quindi scegliere, molto meglio indirizzarsi su un lavoro che non solo piaccia e sia adatto al nostro carattere, ma che faccia anche stare bene; e non solo sotto l’aspetto economico, ma anche sotto quello psicologico e della soddisfazione personale.

Lasciando perdere i sogni di diventare collaudatore di resort di lusso in giro per il mondo, meglio concentrarsi su qualcosadi più facilmente attuabile. Per questo l’Huffington Post si è preso la briga di riunire diverse classifiche USA e decretare i 10 lavori migliori – e quelli peggiori – per il nostro benessere. Una sorta di vademecum per la scelta di una professione che garantisca la pace del corpo e dello spirito.

Secondo la classifica, tra chi sta meglio ci sarebbero gli istruttori, i personal trainer, i maestri di yoga e i coreografi: interazioni positive con le persone, creatività e flessibilità dell’orario rendono questi lavori perfetti per la salute. Non proprio una sorpresa, forse; meraviglia di più sapere che anche chi sviluppa software, soprattutto per le società all’avanguardia nell’hitech, e chi è impiegato in una compagnia assicurativa, non se la cava affatto male: poco carico fisico, bassi livelli di stress e strategie di responsabilizzazione li pongono tra gli impieghi più ambiti. Anche chi, carattere permettendo, lavora in amministrazione, sembra si ammali poco spesso, sempre che riesca a scampare la depressione dell’incarico tra scartoffie e fotocopiatrici. Lo stesso vale per gli uffici della pubblica amministrazione dove, tra l’altro, si corre anche il rischio di perdere continuamente le staffe per le tante inefficienze che affliggono il sistema (ma forse negli USA va meglio e nessuno si arrabbia).

Poco stress e orari di lavoro non estenuanti sono il punto forte di chi sceglie una carriera da dentista, igienista dentale, dietologo e tecnico di laboratorio medico: ma attenzione a fare gli infermieri o i medici che in ospedale e in pronto soccorso sono sottoposti a tensioni continue e turni infiniti, a scapito delle ore di sonno e di una corretta alimentazione. Crisi permettendo l’ideale per molti è lavorare in una piccola attività: niente scatti di carriera, niente benefits né bonus, ma un ambiente familiare e sano. Soprattutto per chi fa il fiorista: “è stato dimostrato che essere circondati da piante e natura riduce lo stress e la pressione sanguinea” dice l’esperta di carriere Dona DeZube. E small business sia: salute e benessere, sempre che non sia il capo a rovinare tutto.

Quali invece i lavori meno adatti a farci stare in forma? Presto detto: pompieri, poliziotti, militari e lavoratori dell’edilizia sono quelli messi peggio quanto a infortuni e pressione lavorativa. Chi è costretto tutto il giorno a una scrivania in ufficio ha inevitabili problemi di mal di schiena e obesità, un po’ come chi guida i mezzi pubblici: ore e ore dietro il volante in mezzo allo smog, abbinate a un frettoloso pasto al fast food, non sono proprio un toccasana. Non se la cavano meglio gli avvocati che, a fronte di parcelle salate, fanno fronte a elevati livelli di stress e cadono in depressione con una frequenza maggiore rispetto media generale.

Lavori infine come il free lance e l’imprenditore hanno tanti pro quanti sono i contro: più libertà personale e possibilità di gestire il proprio tempo, verso una maggiore insicurezza economia. L’eterno dilemma che, nei giorni assolati di primavera, divide il mondo tra chi può andare a fare una passeggiata al parco e chi è costretto tra quattro mura.

Io personalmente ho abbracciato quest’ultima realtà!…e non potrei esserne più contento. Perché con l’impegno si riesce, e le soddisfazioni arrivano.

Fonte parziale: http://www.vogue.it/beauty/notizie-bellezza/2012/06/lavori-benessere#sthash.YTWYT68M.dpuf

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