Con la riforma del lavoro o, per meglio dire, con l’introduzione del Jobs Act sono entrati in vigore, a partire da maggio 2015, alcuni importanti cambiamenti per quanto riguarda il sussidio di disoccupazione (ora NASPI).
La riforma degli ammortizzatori sociali 2015 sancita dal Jobs Act, ha previsto, per chi perde involontariamente il lavoro a partire dal 1° maggio 2015, nuove indennità di disoccupazione, prima della suddetta data, ovvero fino al 30 aprile 2015, continuano ad applicarsi i requisiti previsiti per la ASpI e mini ASpI.
La NASPI è il sussidio di disoccupazione universale che sostituisce dal 1° maggio 2015 l’assegno unico di disoccupazione introdotto dalla Riforma Fornero. Tale indennità, prevede nuove modalità di calcolo che influiscono sia sulla misura stessa del beneficio che sulla sua durata.
Requisiti NASPI2015: la nuova disoccupazione in vigore dal 1° maggio spetta ai lavoratori in possesso dei seguenti requisiti:
- Stato di disoccupazione.
- Se nei 4 anni precedenti al licenziamento possono far valere almeno 13 settimane di contributi versati.
- Possono far valere 30 giornate di lavoro effettivo o equivalenti, a prescindere dai contributi versati nei 12 mesi prima dell’inizio del periodo di disoccupazione.
In pratica, per chi avesse perso il proprio posto di lavoro a partire da maggio, o dovesse perdere il proprio posto di lavoro per giustificato motivo (ovvero di fatto per “più o meno” oggettive difficoltà economiche aziendali), il sussidio può arrivare fino a due anni in funzione dell’anzianità di servizio continuativa prestata. In termini economici si va all’incirca da un minimo di 850 euro/mese fino ad un massimo di 1300 euro/mese. Tali cifre, a partire dal quarto mese di recepimento del sussidio diminuiscono del 3% al mese.
Il tutto è regolato appunto attraverso il NASPI, ovvero l’assegno che spetta ai lavoratori in disoccupazione involontaria.
Inoltre, e cosa molto importante, la circolare Inps n. 94 del 12 maggio 2015 stabilisce che “Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della NASPI può richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all’avvio di un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio”. Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un’unica soluzione della NASpI deve presentare all’INPS domanda di anticipazione in via telematica entro 30 giorni dalla data di inizio dell’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa. Tale comunicazione vale anche ai fini della comunicazione di lavoro autonomo. Per maggiori informazioni si veda Naspi e lavoro autonomo.
Certo, non parliamo di sicurezza economica o di cifre strabilianti, ma sicuramente il nuovo sistema può dare un minimo di respiro in più ai non certo pochi italiani che si trovano in questa situazione svantaggiata.
Qualsiasi sia la vostra situazione, ciò che è fondamentale è sempre l’approccio alle difficoltà e alla vita in generale. Abbiate sempre avere la voglia, la curiosità e il coraggio di perseguire nuovi traguardi, evitando di conformarvi sempre a ciò che viene scelto per voi da altri. Citando Franklin Roosvelt: “È molto meglio osare cose straordinarie per perseguire gloriosi trionfi, anche se macchiati dal fallimento, che schierarsi con quei poveri spiriti che non godono molto né soffrono molto, perché vivono in quel grigio crepuscolo che non conosce né vittoria né sconfitta.”
Se volete saperne di più su di noi e su come il nostro team si è creato il proprio futuro, visitate la nostra homepage.
[Per maggiori informazioni sul tema NASPI INPS – Requisiti nuova disoccupazione, durata e importo http://www.guidafisco.it/disoccupazione-naspi-sussidio-universale-jobs-act-renzi-1183#ixzz3qLmDArqy]