Relazione di coppia al giorno d’oggi: tra social, chat e vita offline.
Voglio subito partire citando il dott. Marco Salerno: “Chat, social network, siti per dating on line, e agenzie virtuali di incontri hanno trasformato i sentimenti in merce da vendere ed acquistare, regalando la folle illusione che innamorarsi sia altrettanto facile, come acquistare un paio di scarpe”.
Tale meccanismo si basa sull’idea che è potenzialmente possibile conoscere milioni di persone nella rete ma questo ha portato ad un rapido consumo delle relazioni e ad un continuo bisogno di provare emozioni nuove e forti come se l’amore adulto coincidesse costantemente con una eterna fase di innamoramento.
“Bauman” afferma che l’amore liquido è un amore diviso tra il desiderio di emozioni e la paura di un legame profondo e duraturo ed è proprio il bisogno di essere amati che spinge le persone ad una continua ricerca di appagamento pur non sentendosi sicuri di essere mai amati abbastanza.”
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Nell’era della realtà virtuale…
I sentimenti vengono confezionati come oggetti pronti all’uso. L’amore invece è una condizione che richiede cura e un impegno costante da parte di entrambi i partner, assume nuove forme nel tempo e si rigenera cambiando pelle ma non la sua essenza. Bauman sottolinea come ognuno di noi è libero di scegliere nonostante i condizionamenti esterni, le scelte più semplici, apparentemente meno rischiose, portano a risultati deludenti. Qualunque sforzo o sacrificio per mantenere viva una relazione deve essere compiuto in due e non solo da uno dei due partner, poiché ad entrambi deve stare a cuore la relazione.
Attualmente viviamo un permanente conflitto tra la libertà di scegliere più opportunità relazionali e il bisogno di sicurezza, di avere una relazione di coppia, pur non riuscendo a trovare un compromesso perché una condizione esclude l’altra. Molte persone sognano una vecchiaia insieme ma dimenticano che questa è accompagnata dalla quotidianità e a volte dalla noia che spesso viene evitata. Una relazione di lungo corso comporta la scelta di escludere altre novità (relazioni) che nella società del consumismo sono identificate come la chiave della felicita’ (più posso scegliere più sarò felice).
L’intolleranza alla routine viene coltivata sin dalla più tenera età
I giochi vecchi vengono rimpiazzati da quelli nuovi, nulla si aggiusta poiché è solo il nuovo che stimola la meraviglia ed è degno di nota, mentre ciò che richiede sforzo e determinazione non è ben visto. Non a caso il marketing ha compreso e trasformato in guadagno il radicato bisogno di amore presente in ognuno di noi, riducendo l’impegno a noia ed esaltando la ricerca di nuove emozioni. Non solo l’amore ma anche il lavoro, le relazioni interpersonali, lo studio vengono semplificati a merce facile da acquistare senza alcuna fatica.
Il risultato è che non si riesce più a provare soddisfazione
Si è generata la banalizzazione che nulla ha senso perché tutto è corrotto e inutile, per cui è meglio divertirsi ora piuttosto che dedicare sforzi a qualcosa che non garantisce certezza nel futuro. E’ più facile acquistare un dono o regalare un viaggio piuttosto che ascoltare chi si ha vicino, come se gli oggetti compensassero la mancanza di ascolto e di compassione verso chi ha bisogno.
Il risultato di questa concezione delle relazioni è molto deludente, l’insoddisfazione è dilagante e ha preso sempre più piede la pretesa di essere compresi a senso unico, esaltando la libertà personale a discapito dell’incontrarsi.
Non a caso le patologie dello spettro narcisistico sono sempre più diffuse in una società dove si coltiva solo l’IO senza alcuna responsabilità per l’altro. Il bisogno di amore viene soddisfatto non con l’impegno ma con l’accumulo di molteplici relazioni e con la fantasia che l’amore è qualcosa di irrazionale e spontaneo per cui o l’altro legge nella nostra mente o non ci ama.
E’ completamente assente la dimensione del dialogo
L’ascolto e la conoscenza, elementi che richiedono tempo e dedizione non soggiacciono alle regole del mercato secondo cui quando un oggetto presenta qualche crepa è meglio avere già a disposizione una seconda scelta piuttosto che riparare le imperfezioni attuali. Bauman afferma che l’amore esclusivo non e’ mai esente da dolori e problemi ma la gioia e’ nello sforzo comune per superarli.
La tentazione di sperimentare sempre la novità nelle relazioni è una vana chimera, il filosofo Emmanuel Levinas spiega che è proprio lo stato di essere tentati quello che l’essere umano desidera e non l’oggetto della tentazione in se’. La condizione di essere tentati apre un varco nella routine, fa sentire liberi per un istante ma nel momento in cui si cede alla tentazione questa diventa una nuova routine.
Oggi non si parla più di relazioni ma di connessioni
Nell’era di facebook, i legami, che richiedono dedizione e costanza, sono stati sostituiti dalle connessioni, per cui connettere e disconnettere un rapporto è un gesto immediato che si risolve digitando sul proprio pc o smartphone. Si accumulano contatti ma si è poveri di rapporti. Non a caso si conteggiano il numero dei contatti su facebook a discapito della qualità delle relazioni.
Amare è decidere e affonda le sue radici nel coltivare i sentimenti e non nel nutrirsi solo di emozioni. L’amore di coppia si basa sulla decisione di stare insieme, sul fatto che questo sia meglio che separarsi. Ogni difficoltà diventa una sfida da affrontare e non un ostacolo che mette in crisi sistematicamente la scelta di condividere la vita insieme. Ogni incomprensione non è una catastrofe cui segue il desiderio di terminare la relazione e cercare soddisfazione altrove ma uno spazio in cui confrontarsi, chiarirsi e conoscersi, insieme.
[Ringraziamenti: dott. Marco Salerno]