Lo storytelling permette di rendere semplice ciò che è complicato. La chiarezza e la forza di un concetto passano attraverso figure retoriche conosciute ma non sfruttate appieno nella comunicazione online: metafore e analogie.
Storytellers non si nasce, si diventa.
Possiamo essere bravi comunicatori ed utilizzare un linguaggio elegante, forbito o diretto. Questo non significa essere storytellers. Ci vuole dedizione, ovvero ore ed ore di pratica. Warren Buffet, Steve Jobs, Richard Branson, Elon Musk e migliaia di altri abili oratori lo sapevano e lo sanno bene.
Ma cosa hanno in comune tutti questi personaggi? Ciascuno di loro ha passato settimane intere a rivedere le proprie presentazioni prima di esporle pubblicamente. La motivazione sta nella ricerca di un linguaggio semplice, comprensibile a tutti. Gli argomenti complessi vengono semplificati attraverso l’utilizzo di parole brevi e comuni. Le immagini la fanno da padrone, i concetti vengono ribaditi e scarnificati nella loro essenza.
L’empatia di una narrazione parte dalla vita vissuta, da situazioni comuni che vengono ripercorse per portare l’ascoltatore nel proprio mondo. Per fare questo, si ricorre a figure retoriche che influenzano il nostro modo di ragionare ed agire: metafore ed analogie.
Indice
La metafora smuove le masse
Il 28 Agosto 1963 Martin Luther King con un discorso al Lincoln Memorial di Washington ha cambiato il mondo. In esso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. Frasi come “Non cerchiamo di soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento” sono di una forza ed un immediatezza incredibile. Il cambiamento è ancora in atto, ma la rivoluzione è stata fatta allora. Ed è stata fatta con un uso sapiente della metafora, per entrare nel cuore e nella testa della gente.
La metafora permette di chiarire l’incomprensibile
Quando Steve Jobs ha rivoluzionato il modo di ascoltare la musica, non ha parlato di Gigabyte, controlli avanzati e chip. In cinque parole ha esemplificato il concetto: “1000 canzoni in tasca”. Così è stato presentato per la prima volta l’ipod.
La maggior parte di noi non ha idea di come funzioni l’hardware di un computer, ma termini come “dual-core” o “quad-core” ci fanno automaticamente immedesimare in un essere virtuale che compie operazioni complicate in pochissimo tempo, perché dotato di “due o più cervelli”.
Metafore ed analogie in campo commerciale hanno un potere enorme
Quando mi viene chiesto un preventivo per modificare la struttura di un sito web ed il relativo taglio comunicativo, mi premuro sempre di capire se il cliente ha un’idea chiara di cosa è un sito web. La concezione più ricorrente è quella di una vetrina della propria attività online: tutti ce l’hanno e dobbiamo averla anche noi, punto. Niente di più sbagliato!
Avere un sito web graficamente accattivante e ben strutturato è sicuramente importante ma è una parte del tutto. Si tratta di un qualcosa di vivo, che va nutrito, monitorato e modificato nel tempo, per migliorarne le prestazioni. Cerco di chiarirlo con una semplice analogia: “Avere una Ferrari e tenerla in garage ha senso? O forse ha più senso farla girare, goderne del ruggito e delle prestazioni? Bè, per farlo bisogna metterci la benzina!”. Stessa cosa vale per il sito web: SEO, risonanza attraverso i social, advertising mirato, ecc., sono la benzina necessaria per non rendere un il proprio sito un investimento fine a sé stesso.
Non bisogna avere paura di chiedere supporto preventivo
Alcune metafore ci entrano dentro e scavano, ci fanno ragionare e ci fanno agire. Scrivere ed utilizzare metafore efficaci, ben contestualizzate, non è semplice. E’ una tecnica di storytelling che si acquisisce con la pratica e con l’impegno; spesso necessita di un riscontro esterno prima di renderla pubblica nella propria narrazione. Nella valutazione dell’efficacia del concetto che si vuole esporre, il confronto aiuta sempre.
L’utilizzo delle figure retoriche a nostra disposizione tende una mano verso il nostro pubblico. Allenarsi ad utilizzarle in modo corretto, per sottolineare passaggi chiave di una dissertazione, può essere la chiave comunicativa per stabilire una relazione efficiente.
E voi, che uso fate di metafore ed analogie?
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