Zika, tragicomica assonanza con zecca, il noto parassita dei nostri amici animali, ma con la quale non ha nulla a che fare. Quindi, che cosa è?
In questi giorni è giunto alla ribalta questo virus, veicolato da zanzare e mosquitos, e per il quale sono stati accertati 4 casi in Italia, 3 nel Regno Unito e 2 in Catalogna. Ma, niente allarmismi!
Prima di tutto il virus Zika (nome scientifico Aedes Aegypti) è diffuso quasi esclusivamente in Sudamerica e Caraibi e non si dovrebbe trasmettere da uomo a uomo. In particolare, gli esperti precisano che tale virus non si trova in forma naturale nel nostro vecchio Continente, anche se potenzialmente può essere trasportato dalla zanzara tigre…sempre che quest’ultima già infetta riesca a scroccare un passaggio fin qua!
In secondo luogo, i sintomi sono circa gli stessi di una normale influenza: febbre, eruzioni cutanee e occhi rossi. Addirittura, nel 25% dei casi il tutto è addirittura asintomatico. Ma allora perché tanto clamore? e soprattutto perché ne parli?
Semplice, perché almeno una volta all’anno si deve pur poter creare un po’ di tensione con qualche potenziale pandemia! E poi pare che un caso di contagio da questo virus sia stato accertato 4 mesi fa proprio nella mia città, Bologna. Considerando che qui nella bassa, il rapporto offerta/domanda di zanzare tende all’infinito, forse una menzione ed un aggiornamento valeva pur la pena di farlo. Nel mio blog si parla di benessere a tutto tondo sfruttando al meglio il web e i social network, quindi usare ogni tanto il mio blog per far drizzare le orecchie su attenzione e prevenzione non è poi così clamorosamente fuori tema.
Infatti, qualche rischio c’è, e quindi faccio parzialmente “mea culpa” per la battute precedenti. Il virus Zika non è nuovo (scoperto già nel 1947), ed è collegato al ceppo del dengue. Seppur non particolarmente aggressivo per adulti e ragazzi, è invece potenzialmente pericolo so per i feti, nei quali può provocare microecefalie. In Brasile, dove i contagiati sembrano essere addirittura un milione e mezzo, è stata addirittura avviata una campagna di comunicazione che consiglia le donne ad evitare gravidanze in questo periodo, Il tutto è condito dal fatto che non esiste un vaccino contro Zika, almeno al momento.
Quindi, sudamericani e caraibici all’ascolto (ma non solo, dato che la micro tigre ronzante e infetta può essere sempre in agguato anche qui) se avete l’ormone irrefrenabilmente in circolo, tanto da vincere la spossatezza influenzale, divertitevi con attenzione… e rimandate di qualche mese programmi di ampliamento familiare.
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